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Perché amare Israele

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Amare Israele è un comandamento di Dio? AI di sopra di ogni idea politica, culturale c'è la Parola di Dio che vuole indicare ai Cristiani come atteggiarsi verso il suo popolo. Tanti sono i fuochi accesi nel mondo cristiano che hanno compreso come ciò che Dio ama deve inevitabilmente essere amato dai suoi figli con quel tipo di amore "agape" che vuole il bene dell'altro. È la comprensione del ruolo degli Ebrei nella Scrittura che fa nascere in noi questo tipo di amore, ci permette di conoscere in profondità, come innestati in Cristo , possiamo godere di tutte le benedizioni, prima riservate a loro, e fa si che ci rendiamo conto del debito di riconoscenza che abbiamo verso questo popolo.

Una scelta importante

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Essere dalla parte d'Israele.  Israele è una terra della quale Dio dice in modo unico, profetico, redentivo e ripetuto, che si tratta della Sua terra. Dio si riferisce ad Israele come a nessun'altra area del mondo, e che doveva essere la luce per i Gentili . La Chiesa , al suo inizio, era virtual­mente ebrea e così rimase finché il Vangelo cominciò a propagarsi. Infine, la Buona Novella arrivò ad Antiochia , il luogo nel quale per la prima volta i credenti furono chiamati " cristiani "; e da qui, si propagò in tutto il mondo. Nell'Epistola ai Romani, dal capitolo nono all'undicesimo, l' Apostolo Paolo tratta degli Ebrei nel progetto di Dio.

Lettera da Beer Sheva

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Una lettera di Rotem Yacobi, di qualche anno fa, purtroppo ancora attuale. Cari cittadini del mondo, l'altro mercoledì, vigilia del nuovo anno, me ne stavo seduto nel mio appartamento a Beer Sheva e si considerava se uscire o no per festeggiare il Capodanno. Improvvisamente sono suonate le sirene. Sono corso giù per le scale nel rifugio del nostro edificio, dove sono stato raggiunto da altre due famiglie coi bambini terrorizzati, una coppia di anziani e due studenti universitari vestiti a festa che a quel punto hanno deciso starsene a casa. Siamo rimasti seduti in silenzio, ascoltando la sirena e aspettando di sentire l'esplosione.

Olocausto - Verità o menzogna?

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Si ricorda, in particolari occasioni, l'Olocausto degli Ebrei della 2ª Guerra Mondiale, per non dimenticare e migliorare. Qua e là spuntano, però, diversi presunti e presuntuosi storici che dicono, per citarne alcuni: " L' Olocausto è fondamentalmente una burla storica… il più grande olocausto non è stato contro ebrei, ma consumato sui cristiani dagli ebrei… dubito che 6 milioni di ebrei siano veramente morti nei campi di morte nazisti ". [Da: The Hoax of the Twentieth Century - La Burla del Ventesimo Secolo, di Arthur R. Butz ] " Nessun ebreo è morto nelle camere a gas, queste venivano usate semplicemente per la disinfestazione degli indumenti dei detenuti... La comunità internazionale dovrebbe fermare Israele e ritenerla responsabile per tutti i suoi crimini ". [Da: Sawt-al-Arab - La Voce Araba, Cairo ] (Ovviamente!!!).

Un ebreo si scusa a nome di tutti

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Con questo titolo, il professor Stephan Berger , del Tel Aviv Medical Center , ha proposto ironicamente delle scuse.  Dopo uno degli ultimi attacchi suicidi a Gerusalemme , il Ministro degli Esteri americano ha sollecitato i palestinesi a condannare la cosa in qualche modo. Il premier palestinese si è lamentato del fatto che solo ai palestinesi si richieda di condannare il terrorismo. Come si poteva prevedere, nella condanna dell'attacco da parte dei palestinesi, si legge fra l'altro: " Esecriamo l'assassinio di civili da entrambe le parti ". Forse i palestinesi hanno ragione!?

Origine dell'Antisemitismo islamico

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L'Antisemitismo visto dal lato spirituale. Sulla cupola della moschea di Al-Aksa , sul Monte del Tempio , sono scritte le seguenti parole in arabo, che in Italiano si leggono: " Allah non ha alcun figlio ". Perché una dichiarazione così negativa da parte del dio dell' Islam ? Perché non scrivere, specialmente in quel luogo tra i più significativi di tutta la terra, la ricorrente invocazione del Muezzin : " Allah è il più grande "? La ragione, così credo, è che si tratta di una dichiarazione di sfida.

Discriminazioni per Israele al Palazzo di vetro

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Differenze perpetrate dall'ONU per lo stato d'Israele nei confronti degli stati arabi in particolare.  UN TRATTAMENTO DIFFERENZIATO Nell' Assemblea Generale e nei suoi comitati, così come nelle agenzie specializzate delle Nazioni Unite , è perdurato un atteggiamento che ha attribuito ad Israele un trattamento differenziato, e di certo non privilegiato. Nel corso degli anni passati, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dedicato ben 7 delle 179 voci della sua agenda a questioni riguardanti Israele. A nessun altra nazione, o per altre questioni, è stato riservato un tale trattamento indagatorio. Sino al 2002, quasi ogni anno l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato 19 risoluzioni anti-israeliane.

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