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Israele posto sicuro per i Cristiani

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Mentre in tutto il Medio Oriente infuria la persecuzione dei cristiani, un solo Paese si staglia come un faro di speranza, in cui i cristiani vivono nella sicurezza e nella prosperità: Israele. In una regione dove sta diventando sempre più difficile per i cristiani vivere liberamente, Israele è invece un posto sicuro per tutti i suoi cittadini cristiani, a cui garantisce libertà di religione e pieni diritti democratici. In Israele i cristiani e le altre minoranze crescono e prosperano, mentre in altri Paesi del Medio Oriente, così come nei territori governati dall' Autorità Palestinese , soffrono pesantemente a causa della persecuzione islamica che li sta ormai facendo scomparire.

Un po di chiarimenti

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Voi che amate Israele non state in silenzio! Antisemitismo , antisionismo , antigiudaismo , odio contro Israele : sono le diverse facce di un'offensiva contro Israele che sempre più si sta facendo strada nel mondo. Noi da che parte stiamo? La Bibbia è molto chiara al riguardo; infatti così parla il Signore degli eserciti: " È per rivendicare la sua gloria che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda; perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo " ( Zaccaria 2:8 ).

Distinguere è un dovere

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Stanno riemergendo soprattutto in Europa tracce di antisemitismo, un odio mai sopito per tutto ciò che è Ebreo. Non è un crimine comune: è un attentato contro il popolo di Dio! Dobbiamo denunciarlo con franchezza nonostante citare i comandamenti di Dio sia diventata un'attività decisamente impopolare. Tempo fa (2003) l'ex sindaco di New York Giuliani lanciava un allarme al nostro continente, L'Europa, ammonendo di non tollerare e non sottovalutare gli atti di violenza di antisemitismo, e di considerare in modo specifico il pregiudizio anti-ebraico per poterlo combattere alla radice; un fenomeno tutt'altro che normale.

Il terzo "finché"

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" Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri; e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto: Il liberatore verrà da Sion, egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccati " ( Romani 11:25-27 ). I cristiani si chiedono di frequente se sia necessario proclamare il Vangelo a Israele ; dovrebbero essere mandati missionari dagli Ebrei ?

Perché amare Israele

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Amare Israele è un comandamento di Dio? AI di sopra di ogni idea politica, culturale c'è la Parola di Dio che vuole indicare ai Cristiani come atteggiarsi verso il suo popolo. Tanti sono i fuochi accesi nel mondo cristiano che hanno compreso come ciò che Dio ama deve inevitabilmente essere amato dai suoi figli con quel tipo di amore "agape" che vuole il bene dell'altro. È la comprensione del ruolo degli Ebrei nella Scrittura che fa nascere in noi questo tipo di amore, ci permette di conoscere in profondità, come innestati in Cristo , possiamo godere di tutte le benedizioni, prima riservate a loro, e fa si che ci rendiamo conto del debito di riconoscenza che abbiamo verso questo popolo.

Una scelta importante

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Essere dalla parte d'Israele.  Israele è una terra della quale Dio dice in modo unico, profetico, redentivo e ripetuto, che si tratta della Sua terra. Dio si riferisce ad Israele come a nessun'altra area del mondo, e che doveva essere la luce per i Gentili . La Chiesa , al suo inizio, era virtual­mente ebrea e così rimase finché il Vangelo cominciò a propagarsi. Infine, la Buona Novella arrivò ad Antiochia , il luogo nel quale per la prima volta i credenti furono chiamati " cristiani "; e da qui, si propagò in tutto il mondo. Nell'Epistola ai Romani, dal capitolo nono all'undicesimo, l' Apostolo Paolo tratta degli Ebrei nel progetto di Dio.

Lettera da Beer Sheva

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Una lettera di Rotem Yacobi, di qualche anno fa, purtroppo ancora attuale. Cari cittadini del mondo, l'altro mercoledì, vigilia del nuovo anno, me ne stavo seduto nel mio appartamento a Beer Sheva e si considerava se uscire o no per festeggiare il Capodanno. Improvvisamente sono suonate le sirene. Sono corso giù per le scale nel rifugio del nostro edificio, dove sono stato raggiunto da altre due famiglie coi bambini terrorizzati, una coppia di anziani e due studenti universitari vestiti a festa che a quel punto hanno deciso starsene a casa. Siamo rimasti seduti in silenzio, ascoltando la sirena e aspettando di sentire l'esplosione.

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