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Davide

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Letteralmente la parola significa amato. Davide è stato il celebre secondo re d'Israele, amato da Dio, scelto da Lui per regnare al posto di Saul. Davide è stato unto (consacrato) dal profeta Samuele ancora giovanetto e guardiano del gregge di suo padre. E' nato a Betleemme, una città della Giudea, dove anche è nato Gesù, luogo di nascita profetizzato dal profeta Isaia, 450 anni ca. prima. Quando era ancora un giovanetto, Davide uccise il gigante Goliath in un duello; per questo è divenuto famoso, ancora prima di salire al trono. Alla morte di Saul regnò, prima sulla tribù di Giuda e poi su tutto Israele, completando la conquista di tutto il territorio, inclusa la cittadella di Sion, a Gerusalemme, che era ancora dei Gebusiti. Davide ha accumulato e disposto del materiale per la costruzione del tempio di Gerusalemme, realizzato da suo figlio Salomone; ha composto la maggior parte dei Salmi (sia il testo, che la musica), per questo è chiamato anche "Il cantore d'

Diaspora

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La Diaspora rappresenta la realtà storico-sociale-geografica della condizione di esilio degli Ebrei iniziata con la deportazione a Babilonia. Dalla distruzione del Tempio e della città di Gerusalemme, nel 73 d.C, ad opera di Tito (generale e poi imperatore Romano), e in seguito alla rivolta di Bar-Kocheba, nel 135 d.C, i romani hanno vietato il soggiorno degli ebrei nella loro terra. Da allora sino alla fine della seconda guerra mondiale, quasi tutti gli Ebrei hanno vissuto "nella diaspora", cioè lontani dalla loro terra, dalla terra promessa da Dio ad Abramo e ai suoi discendenti; un esilio forzato e protratto nei secoli che è terminato con la cessione da parte degli Inglesi della striscia di terra tra il fiume Giordano ed il mar Mediterraneo, cioè quella che anticamente era appartenuta agli Ebrei. Nel senso religioso Diaspora significa il distacco dolente dalla terra che Dio aveva promesso ai patriarchi, che ne aveva permesso l'occupazione per mezzo di Giosuè, e il

Discepolo

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Con questo termine, negli scritti neo testamentari e nella chiesa primitiva, erano descritti i credenti in generale a prescindere dalla dignità o dal ruolo che svolgevano. In quel tempo, nella Chiesa, non esistevano i concetti clero e laici, la diversità era delineata dalla funzione dei Ministeri, cioè dal servizio che si svolgeva verso gli altri e nella Chiesa. Letteralmente significa seguace, cioè "colui che apprende da un maestro". Gli Apostoli, i Pastori, gli Anziani, etc., seguivano tutti l'unico maestro che è Gesù.

Ebrei

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Sono chiamati cosi i discendenti di Abramo, l'uomo scelto da Dio per formare il Suo popolo. In primo tempo si includevano in questo termine anche i discendenti di Ismaele e dei figli di Ketura (la seconda moglie di Abramo). In seguito si è usato soltanto per i discendenti di Giacobbe, nipote di Abramo.

Gentili

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Nella Bibbia sono chiamati Gentili tutte le persone che NON fanno parte del popolo d'Israele e, quindi della religione ebraica, cioè la Legge (di Mosè). I Gentili che aderivano alla religione ebraica venivano chiamati Proseliti. Sin dalla nascita del popolo d'Israele, Dio ha avuto per esso un'attenzione particolare: era la nazione dalla quale doveva venire il Salvatore (Messia). Con l'avvento del Messia la Grazia si è estesa a tutti gli altri popoli per mezzo del Vangelo, senza obbligo di adesione alla Legge.

Gerusalemme

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Gerusalemme era la capitale politica e religiosa della nazione d'Israele, scelta da Dio, stabilita dal re Davide e da suo figlio Salomone che ha realizzato la costruzione del Tempio. La sua figura allegorica rappresenta la Chiesa, e in molti passi dell'Antico Testamento Dio la nomina Sua sposa, mentre nel Nuovo Testamento è chiamata la Sposa di Cristo.

Gesù

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Gesù è il Messia (Cristo), cioè il Salvatore del popolo d'Israele e di tutti gli uomini. Gesù è il Figlio di Dio, nato da Maria, promessa sposa di Giuseppe di Nazareth, per opera dello Spirito Santo. Dovo aver svolto il compito di presentare Dio, il Suo amore e la Sua potenza, agli uomini è stato messo a morte con il supplizio della croce, senza colpa alcuna; l'unico appiglio per la condanna è stato quello di essersi dichiarato Figlio unigenito di Dio, cioè perché dichiarava la verità. La sua morte è servita di espiazione per i peccati di coloro che credono in lui, ottenendo così il perdono dei peccati e la Vita eterna promessa da Dio.

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