La naturale metamorfosi della nazione ebrea. Il 14 maggio 1948, alla proclamazione dello Stato d’Israele, tutto sembra avere un nuovo inizio. E di fatto, inizia una costruzione nuova, un progetto che si proietta nel futuro, alle spalle vi sono le macerie e la morte. La diaspora europea ha appena vissuto la sua ora più tragica, un’ora che è durata anni angoscianti, fino allo sterminio di milioni di persone. E fu sera e fu mattino, ricorda la Torah : se c’è mai stata una sera sulla Terra, una notte interminabile, è stata quella che precede il 1948. E il mattino? Dove comincia, da dove lo si misura? C’è una continuità segreta, a cui spesso non si fa attenzione, tra il prima e il dopo Israele. Certo, la compagine moderna di uno Stato, l’esercito, l’infrastruttura politica, sembrano nascere come dal nulla. C’è una plasmabilità, nella vicenda israeliana di questi primi settantanni, sconosciuta a chi vive in Paesi dalle tradizioni antiche, dalle burocrazie s...